Il CdA CremonaFiere prepara il rilancio 

CdA di CremonaFiere 
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Il CdA di CremonaFiere ha presentato il fatturato 2020 di un annus horribilis per la gran parte dei comparti, e in particolare per le manifestazioni fieristiche.
L’ente organizza fiere professionali e internazionali che portano sia sul territorio lombardo che su quello nazionale, rappresentando modelli produttivi d’eccellenza a livello internazionale.
In generale il sistema fieristico italiano è stato messo in ginocchio dall’emergenza pandemica con un crollo del fatturato che si attesta intorno all’80%. A risentirne oltre alle fiere sono anche l’export e l’intero indotto, quest’ultimo, secondo le stime di settore, si attesta tra 8 e 13 volte il fatturato della singola manifestazione.
Il territorio lombardo, quello cremonese, in particolare, sono stati duramente colpiti dagli effetti economici collaterali al virus, come è emerso il 22 giugno durante l’assemblea per l’approvazione del bilancio. L’attività tuttavia non si è fermata e l’organizzazione è al lavoro per rilanciare a partire dal periodo autunnale.

Dall’analisi del bilancio del CdA di CremonaFiere, ha fatturato il 93% in meno vs 2019, non avendo avuto manifestazioni negli unici mesi di apertura (gennaio e febbraio). Inoltre non è stato possibile organizzare Cremona Musica, Il BonTà, Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, che complessivamente coinvolgono oltre 800 aziende.
L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio 2020 che si è chiuso con una perdita di 1.243.881 euro, di cui ammortamenti per 629.672 euro.

Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere: «Il sistema fieristico rappresenta per il nostro Paese un supporto fondamentale per l’export e per le imprese. Il CdA di CremonaFiere è ben consapevole e ora anche tutti i soci hanno approvato un bilancio che, da un lato, evidenzia le difficoltà del settore fieristico, ma dall’altro richiama l’attenzione alla necessità di una visione strategica, che nel nostro caso è già stata condivisa con l’approvazione del piano di sviluppo nell’ultima assemblea».

Massimo De Bellis, direttore Generale di CremonaFiere: «Abbiamo realizzato eventi ibridi o digitali. Nel frattempo abbiamo anche rilanciato con un piano di sviluppo concreto e di visione strategica con particolare attenzione ai nostri asset, ma spaziando anche in altri ambiti: nuove fiere e nuove attività per il territorio e i settori di riferimento anche per rendere il quartiere fieristico vivo tutto l’anno, alimentando ulteriormente anche il conseguente indotto».