Pitti Immagine post Covid, fiere fisiche a gennaio 2021

Pitti Immagine post Covid
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Pitti Immagine post Covid ha deciso di rinviare al 2021 tutte le fiere fisiche che sono state riposizionate nel secondo semestre del 2020. Tra le manifestazioni vanno ricordate PittiUomo, PittiBimbo, PittiFilati, Fragranze, Super.

La decisione di Pitti Immagine post Covid arriva dopo tre mesi di forte impegno per ciò che riguarda gli investimenti nella sanificazione e nella sicurezza degli spazi espositivi, nella progettazione di nuove formule di allestimento degli stand, nelle nuove convenzioni con le strutture alberghiere.

La decisione di Pitti Immagine post Covid– molto sofferta, come sottolinea la nota stampa – è dovuta alla mancata disponibilità dei Protocolli governativi e regionali. Alla mancanza di disposizioni necessarie alla riapertura delle fiere, vanno aggiunte le perduranti incertezze sulle modalità di spostamento delle persone, comprese le disposizioni sulle quarantene, che condizionano pesantemente i piani dei compratori internazionali.

A ciò si aggiunge la prolungata assenza delle promesse misure di sostegno economico governativo ed europeo a fondo perduto per la partecipazione alle fiere. Fattore che ha inciso pesantemente sulle decisioni degli espositori di Pitti Immagine post Covid, e non solo.

Il rinvio delle manifestazioni fisiche determina comunque un rinnovato impegno di Pitti Immagine sul versante interamente digitale dei saloni stessi tramite la piattaforma Pitti Connect che già ha riscontrato forte interesse da parte degli operatori.

La Germania tira le somme

Intanto Auma, l’associazione dell’industria fieristica tedesca, rende note le prime valutazioni sull’ andamento fieristico registrato nel corso dell’anno 2019.

Le 178 fiere commerciali, di livello internazionale e nazionale, organizzate in Germania nel corso del 2019 hanno registrato un aumento degli espositori dell’1,0% con 180.000 partecipazioni. I visitatori ammontano a 9,9 milioni di unità con un calo del 2% rispetto al 2018, principalmente dovuti alla crisi dell’ automotive. Gli spazi venduti – 6,7 milioni di mq espositivi – sono aumentati dello 0,5%.

Si tratta ancora di cifre non definitive, ma che probabilmente non si discostano sostanzialmente dal consuntivo che sarà reso noto prossimamente.