
Le fiere italiane godono di ottima salute: nel 2018, tutti gli indicatori di riferimento hanno segno positivo, e il 2019 è atteso ancora più brillante.
Il 2019 sarà sicuramente un ottimo anno, per il settore fieristico, e praticamente tutti gli enti ed organizzatori concordano su questo. Ad, esempio, avremo il doppio dei saloni dedicati al beauty, e anche 15 nuove fiere certificate. Infatti, secondo i dati Aefi, nel 2019 salgono a 94 le manifestazioni con il «marchio» Accredia, rispetto alle 79 del 2017. Avremo 4 nuove fiere nazionali certificate in più e ben 11 saloni internazionali con tanto di bollino blu.
Loredana Sarti, segretario generale Aefi
Sono in un aumento non solo il numero di visitatori e degli ingressi giornalieri, ma anche gli espositori e la superficie complessivamente occupate. I visitatori registrano una crescita totale del 3,7%, con gli stranieri che segnano +12%; bene anche gli ingressi giornalieri, con un incremento del 4%, di cui il 2% italiani, il 10% esteri.
Crescono, coerentemente, anche gli espositori: un +2% , con gli operatori stranieri che registrano un interessante +5%. Per quanto attiene alla superficie espositiva, le manifestazioni professionali certificate nel 2018 hanno registrato una crescita del 4%.
Sono Lombardia ed Emilia Romagna, le regioni con il maggior numero di kermesse con tanto di attestato blu. Particolare non secondario: la certificazione, infatti, è requisito indispensabile per accedere ai fondi messi a disposizione dal Mise nel Piano Straordinario per il Made in Italy.
Ancora Loredana Sarti:
La certificazione è lo strumento che meglio testimonia la qualità di un prodotto o di un servizio, in nome della trasparenza, e permette ad espositori e visitatori di scegliere a quali fiere partecipare.
Tra le Fiere certificate, sicuramente merita una menzione Bologna, con fatturato cresciuto notevolmente.
Giustificata quindi la soddisfazione di Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere: passare in due anni da 125 a 160 milioni, non è certo impresa che si realizzi ogni giorno. Bologna Fiere ha da poco completato due acquisizioni: una specializzata in allestimenti ed una tedesca che opera nel beauty, in grado di presidiare tutta Europa.
Anche per Ieg, la società nata nel 2016 quando Fiera di Rimini ha incorporato Fiera di Vicenza, i numeri sono rosei: il fatturato 2018 si è attestato a 155 milioni di euro, + 24 rispetto all’anno precedente, e con un Ebitda a 30 milioni. Il polo si è, in particolare, distinto all’estero. Oltre ad aver acquisito il controllo delle società Prostand e Colorcom, dando vita a una nuova piattaforma nel settore degli allestimenti fieristici, Ieg ha rafforzato la presenza nel campo degli allestimenti anche negli Stati Uniti, acquisendo una delle società leader nel settore, la FB International. In Cina, invece, attraverso Eagle, joint venture con Vnu Exhibitions Asia, controlla il 60% di Chengdu Environmental Protection Expo, manifestazione dedicata all’ambiente.
Come anticipato, il 2019 sarà sicuramente un anno connotato da grandi kermesse: 200 saloni internazionali e 224 nazionali, a cui sommare i molteplici eventi regionali. Qualche esempio di crescita? Il tessile-moda conta 3 eventi in più rispetto al 2017, sport-intrattenimento-arte ben 6 in più nello stesso periodo, e lo stesso trend lo possiamo riscontrare in tutti gli altri settori, con bellezza-cosmetica che va addirittura al raddoppio.
Chiosa Loredana Sarti:
Le fiere continuano a rappresentare per il 75% delle imprese italiane l’unico mezzo di promozione sui mercati e lo strumento fondamentale per lo sviluppo, soprattutto per approcciare i mercati stranieri.
Ricordiamo, infine, che Regione Lombardia mette a disposizione un bando da ben 700.000 euro per sostenere la competitività dell’intero sistema fieristico lombardo, attraverso progetti di promozione e sviluppo delle manifestazioni e di digitalizzazione dei servizi per incentivare in questo modo la cooperazione e l’aggregazione tra operatori.