
Un dicembre all’insegna delle dimissioni per Arezzo Fiere e Congressi. Questa settimana infatti ben 3 consiglieri su cinque – Cristiano Cini, Michele Morelli e Anastasia Mancini in rappresentanza di provincia e comune – hanno deciso di dare le dimissioni con la motivazione di una mancata condivisione nelle scelte.
Si tratta di un messaggio di allarme che coinvolge tutti i soci di Arezzo Fiere e Congressi: Regione Toscana, Comune di Arezzo, Provincia, Camera di Commercio. Nel cda rimangono dunque il presidente Andrea Boldi e il vice Elio Vitali, in quota Regione Toscana.
La situazione della società non è delle più floride, dovendo far fronte a un buco di diversi milioni. E proprio entro la fine del 2018 si sarebbe dovuto svolgere un consiglio d’amministrazione, durante il quale si sarebbe dovuto discutere sulla proposta di chiusura di un accordo con Italian Exhibition Group, invece della rata pattuita di oltre un milione di euro.
In questo modo Arezzo Fiere avrebbe potuto monetizzare subito i 4 milioni dovuti da Ieg per la cessione di OroArezzo e Gold/Italy, un accordo osteggiato dai soci di minoranza. In realtà tutto rimane sospeso e rinviato al prossimo anno, essendo arrivate le dimissioni della maggioranza dei consiglieri.
Oltre a questa, esiste poi un’altra questione riguardante la gestione ordinaria degli stipendi dei dipendenti e delle bollette. Le ultime dismissioni da 500mila euro (con Confagricoltura e Banca Popolare di Cortona che hanno acquisito spazi in via Spallanzani) sarebbero dovute servire per pianificare il futuro, anche se c’è necessità di nuovi fondi.
Per ora la situazione rimane sulle spalle del presidente Andrea Boldi, accusato, secondo indiscrezioni sulla stampa locale, di “troppo decisionismo”. Motivazione che si somma alle incertezze sul futuro, alle strategie di risanamento, all’inerzia del socio di maggioranza di Arezzo Fiere, leggi la Regione Toscana, alla litigiosità.
Intanto in una nota congiunta Comune di Arezzo e Provincia, dopo aver preso atto delle dimissioni irrevocabili dei tre consiglieri di amministrazione di Arezzo Fiere, auspicano un’inversione di rotta, “inversione che non potrà prescindere dalla immediata individuazione di un nuovo organo amministrativo cui affidare la soluzione delle attuali problematicità e il rilancio di Arezzo Fiere.”
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