
Il 24 ottobre a Smau Milano 2018 è stato presentato il nuovo Assintel Report 2019, indagine sul mercato ICT e digitale in Italia, realizzato da IDC Italia per Assintel, che a livello nazionale riunisce le imprese ICT e digitali, in collaborazione con il Centro di Formazione Management del Terziario.
Patrocinato dall’Agenzia per l’Italia Digitale e con la partnership di Confcommercio e Smau, il report conferma come le aziende investano in base alla loro dimensione: fra le medie e le grandi imprese, una su 3 aumenterà gli investimenti in tecnologia. In particolare circa il 15% delle grandi imprese ha in corso collaborazioni attive di Open Innovation con startup innovative.
Il ritardo c’è ed è manifestato dalle Pmi, con quasi il 30% che non ha in atto o in progetto nessuna strategia di trasformazione digitale.
«Per cogliere in pieno i benefici macro-economici della trasformazione digitale occorre creare condizioni di contesto che incentivino sia la collaborazione, sia una governance del processo: penso alla creazione di sinergie e reti fra gli Operatori dell’Offerta – come ad esempio la collaborazione fra Pmi e startup innovative, ma anche all’innovazione delle filiere del Made in Italy che coinvolga anche le micro e piccole imprese, ed infine alla grande criticità della digitalizzazione mancata della Pubblica Amministrazione» ha dichiarato Giorgio Rapari, presidente Assintel.
La trasformazione digitale spinge il mercato ICT, che nel 2018 ha raggiunto i 30 miliardi di euro (in crescita dello 0,7% sul 2017), di cui 18 rappresentati dalle sole tecnologie della cosiddetta “terza piattaforma” e degli “acceleratori di innovazione”.
Questa tipologia di tecnologie è cresciuta fino a ora a doppia cifra – cloud +25%, Internet of Things +18%, intelligenza artificiale +31%, realtà virtuale e aumentata +72%, wearable + 43%, big data e analytics +26% – e si prevede che nel 2019 raddoppierà, con un +1,6% degli investimenti delle aziende.
Su tutto, tuttavia ricorda la ricerca, aleggia lo spettro della mancanza di competenze digitali, difficili da reperire, formare e trattenere in azienda, e di una cultura aziendale manageriale e imprenditoriale sensibile alla Trasformazione Digitale, al primo posto fra gli ostacoli dichiarati da tutti i tipi di impresa.
Quali saranno le prossime tendenze
Analizzando i trend del 2019, necessari per capire quali direzioni prenderà il mercato quali le intenzioni di investimento delle imprese, il report sottolinea che la crescita positiva del mercato tecnologico sarà soprattutto sostenuta dall’evoluzione positiva delle spese per il software (+5%, nel 2018 valgono 6,2 miliardi di euro e crescono del 4,7%) e da incrementi più moderati dei servizi IT (+1,2%, nel 2018 sono cresciuti del 1,4% totalizzando quasi 11 miliardi di euro) . Se nel 2018 l’hardware ha registrato un calo dell’1,4% a 5,6 miliardi di euro, il prossimo anno sarà in ripresa (+1,4 %), mentre continuerà il segno negativo per il mercato Business dei Servizi di Telecomunicazioni di rete fissa e mobile ( -0,6%), con un valore di quasi 7,2 miliardi di euro nel 2018 (- 2,2%).
Sono soprattutto l’industria 4.0 e il settore commercio e turismo a investire nelle tecnologie emergenti. Un ambito in pieno sviluppo è quello dei pagamenti digitali, settore nel quale SisalPay, tra i protagonisti a Smau, ha presentato le soluzioni innovative. Come il “portafoglio digitale Bill”, tassello importante in una strategia che garantirà nel tempo lo sviluppo di nuove soluzioni a valore aggiunto, per guidare il futuro digitale del mercato, rispondendo alle esigenze dell’oggi e intercettando i trend del domani, come ricordato da Monica del Naja, head of digital payment di SisalPay.
Il premio Innovazione Smau
Gli investimenti in tecnologie e soluzioni avanzate in ambito retail di SisalPay sono stati premiati con il premio Innovazione Smau. Un riconoscimento andato anche a Gruppo Natuzzi e Premiata. In ambito industria 4.0 hanno ricevuto il premio anche Paglieri, Came e Lago arredamenti, mentre nel turismo Viaggiart e Trentino Sviluppo.
Le altre realtà che hanno ricevuto il riconoscimento per aver attuato esperienze di innovazione sono Recaplast, Cassa Forense, AgileLab, DG CAL, Pigmento, Monclick, Bnp Paribas, BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, Gruppo Bedeschi, Diatech, Porto Felloni, Parmalat, Castello di Piovera, Hortusdell’innovazione, Agrisophia, Monterosaski, Cluster TAV.
L’ecosistema dell’innovazione è stato anche protagonista al Laboratorio Nazionale sulle Politiche di Ricerca e Innovazione istituito dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
«Abbiamo scelto di realizzare questi incontri proprio in Smau in quanto l’evento è la cornice ideale per dare continuità al Laboratorio, sia in termini di temi trattati, sia per la presenza dei principali attori dell’ecosistema dell’innovazione», ha precisato Giorgio Martini, dirigente dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Sono stati tre i tavoli di lavoro organizzati, per favorire il confronto tra le amministrazioni regionali in tema di S3 – ovvero Smart Specialization Strategy -, per costruire sinergie tra il sistema della ricerca e quello dell’industria e per supportare il rafforzamento dei sistemi innovativi regionali, nell’ottica generale di migliorare la qualità della spesa dei programmi.
Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Sviluppo, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia si sono confrontate sui temi dell’internazionalizzazione dei sistemi regionali dell’innovazione, e dell’attuazione delle strategie di specializzazione intelligente con un focus sui settori agrifood e salute.
L’ultimo tavolo di lavoro è stato dedicato alle piccole e medie imprese e focalizzato alla partecipazione ai percorsi regionali di specializzazione intelligente, per vedere le problematiche che accompagnano i percorsi di innovazione delle imprese e l’adeguatezza del modello della specializzazione intelligente.
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