Esauriti gli spazi espositivi all’edizione 2018 di Geofluid

Si prepara ad aprire i battenti l’edizione 2018 di Geofluid, che quest’anno festeggia i 40 anni.
La mostra internazionale a cadenza biennale, specializzata nei comparti della ricerca, l’estrazione, il trasporto dei fluidi sotterranei, le perforazioni geotecniche, geognostiche e geotermiche, le fondazioni speciali, le palificazioni, i consolidamenti, le tecnologie “trenchless”, la costruzione di gallerie e opere sotterranee, si svolgerà dal 3 al 6 ottobre negli spazi del quartiere fieristico di Piacenza Expo.
Una fiera che quest’anno ha esaurito gli spazi espositivi, un’ulteriore testimonianza dell’interesse che riscuote l’appuntamento piacentino dedicato all’industria delle perforazioni, della geologia e della geotecnica.

 

Un evento di nicchia ma conosciuto in tutto il mondo
Un successo testimoniato anche dai numeri di una manifestazione di estrema specializzazione e di nicchia che si sviluppa quest’anno su oltre 32.000 metri quadrati, dei quali 14.000 coperti e 18.000 scoperti. Grazie infatti all’ampliamento dell’area esterna, i visitatori potranno avvantaggiarsi di una proposta merceologica in grado di offrire una visione a 360° di questo comparto.
Sei i settori tematici rappresentati nell’ambito della manifestazione. Tra questi il nuovo Geofluid Green, dove trovano spazio le macro-aree Focus, FocusGas, GeoTermia e GeoGas. Un settore che intercetta l’esigenza di accompagnare il mercato nella delicata fase di “transizione energetica”, attraverso un processo di graduale “de-carbonizzazione”, e verso un futuro di sostenibilità energetica.
L’edizione 2018 conta 300 espositori, il 20% stranieri in arrivo da 19 Paesi.
Tutta l’industria delle macchine, attrezzature, materiali e servizi per le perforazioni e le opere in sotterraneo è pienamente rappresentata in fiera dalle aziende leader di mercato e il tasso di internazionalizzazione del Geofluid è ormai tra i più importanti del panorama fieristico in Italia, grazie anche ad un’attenta e mirata campagna promozionale sui media esteri.

Non manca neppure lo spazio dedicato ai convegni e alla formazione.
Sono infatti circa una trentinai convegni, workshop, seminari e corsi di aggiornamento già definiti nel programma di interventi che accompagnerà gli operatori durante i giorni dell’evento.
Un calendario realizzato in collaborazione con le principali associazioni, istituzioni e università italiane e straniere.

Gli interventi del Consiglio Nazionale dei Geologi
Anche quest’anno il Consiglio Nazionale dei Geologi ha concesso il proprio patrocinio a Geofluid e in occasione dei primi 40 anni della mostra internazionale, il consiglio ha organizzato alcuni incontri.
Si inizia il 4 ottobre, dove nella Sala A, dalle 9,30 alle 13 si svolgerà il convegno dedicato “Il contributo della geotermia alla politica energetica tramite la progettazione integrata: dalle macchine alla analisi contestuale, alla gestione e alla manutenzione dei sistemi”. Durante l’evento è previsto anche l’intervento “Normare il sistema” del consigliere Tommaso Mascetti, membro della Commissione Geotermia del Cng.
Si terrà il 5 ottobre, sempre in mattinata, il convegno “Stoccaggio dei gas nel sottosuolo”, i cui lavori saranno aperti da Francesco Peduto, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, mentre il consigliere Cng e segretario della Federazione europea dei Geologi, Gabriele Ponzoni, discuterà la relazione “Stoccaggio CO2 in Europa: cosa succede nei territori UE e possibili sviluppi”.
Sempre il 5 ottobre, dalle 14 alle 18, si parlerà di “Normative e legislazione sulla geotermia a bassa temperatura” , al quale parteciperanno i consiglieri Gabriele Ponzoni con l’intervento “Norme CEN sugli impianti con pompa di calore” e Tommaso Mascetti con “Potenzialità e vincoli legislativi (Decreto Posa Sonde)”.

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