Marmomac, una rassegna sempre più internazionale

Dal 26 fino al 29 settembre nei padiglioni di Veronafiere si svolgerà la 53° edizione di Marmomac, rassegna dedicata alla pietra naturale (dai grezzi ai lavorati) e all’industria delle tecnologie e macchinari.

Presentata ufficialmente alla stampa e agli operatori il 24 settembre dal presidente Maurizio Danese, dal direttore generale Giovanni Mantovani e dal sindaco di Verona, Federico Sboarina, la fiera è tra quelle a più alto tasso d’internazionalità e rappresenta un settore che, a livello mondiale, registra un interscambio che si aggira intorno ai 18 miliardi di euro, dei quali 4,2 generati in Italia.

 

Un primato confermato dai numeri presentati durante la conferenza stampa: oltre 1.600 aziende espositrici, il 62% delle quali in arrivo da più di 55 Paesi (due su tre), con oltre 67mila visitatori attesi da più di 140 nazioni.

«Marmomac è lo specchio di un settore sempre più globale, e lo testimonia l’internazionalità della partecipazione, sia espositiva sia di operatori – ha sottolineato Maurizio Danese –. Per questo motivo abbiamo rafforzato l’azione di incoming e la collaborazione con Mise e Ice-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine con più di 200 top buyer, architetti e progettisti selezionati attraverso il piano di promozione straordinaria del made in Italy e  attesi a Verona con le altre decine di migliaia di operatori specializzati per partecipare a incontri B2B tematici, momenti di formazione tecnica e visite alle aziende del territorio». 

Piattaforma di promozione di riferimento mondiale, la manifestazione è anche l’occasione per affermare le griffe italiane dei suoi distretti, per il comparto nazionale. Un’industria che conta 3.300 aziende (oltre 34mila gli addetti) e che fa dell’export il proprio cavallo di battaglia con oltre i tre quarti  del fatturato generato dalla domanda internazionale.   

«La pietra naturale e la collegata industria delle tecnologie e macchinari è sinonimo di qualità e quello italiano ne è la punta di diamante – ha aggiunto il direttore generale di Veronafiere -. Lo prova il fatto che il valore al metro quadro del nostro prodotto finito sia più che doppio rispetto alla media mondiale delle esportazioni. Un fattore questo che ci pone al secondo posto al mondo nel commercio della pietra naturale con un saldo commerciale attivo di 2,8 miliardi di euro, comprese le tecnologie dove siamo    leader incontrastati. Il comparto dei prodotti lavorati, che spesso risente delle congiunture geopolitiche, vede tra i principali clienti Stati Uniti, Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia, ma anche Emirati Arabi e Cina».

Un calendario ricco di eventi

Innovazione, design e formazione sono le direttrici di sviluppo dell’edizione 2018 della manifestazione, che è dedicata al tema “Acqua e Pietra” e quest’anno vede il debutto di un percorso dedicato agli artisti per esaltare il dialogo tra acqua e materiali litici negli ambienti destinati ad accoglienza e al benessere.

Altra novità è la mostra dove grandi marchi dell’arredo e del design creano progetti specifici per le aziende del marmo. Grande spazio anche agli architetti, ai quali sono riservati i corsi di formazione e aggiornamento della Marmomac Academy, così come il nuovo portale web studiato a misura dei progettisti che utilizzano il marmo.

Un trend sempre più diffuso visto che ben l’88% degli architetti che visitano la fiera dichiarano  che la pietra sarà presente nei loro lavori futuri.

Tornano anche in questa edizione i riconoscimenti “Icon Award”, individua l’opera del The Italian Stone Theatre che diventerà immagine della campagna promozionale 2019, mentre “Best Communicator Award” premia la cura e l’originalità delle aziende espositrici nell’allestimento fieristico.