Fiere di Verona, tanti i motivi per partecipare

Regione avanzata, crocevia tra Ovest ed Est, il Veneto ha un tessuto produttivo fatto da piccole e medie imprese, supportate dall’istituzione Regione Veneto con finanziamenti e politiche di incentivazione.
Tra le città venete, di particolare interesse per il business nazionale e internazionale Verona, che, oltre ad essere un luogo conosciuto in tutto il mondo dal punto di vista turistico – è la città di Romeo e Giulietta e dell’Arena -, è anche un centro nodale per gli affari.
E questo grazie anche al suo quartiere fieristico, vivace e molto attivo, sede di importanti manifestazioni sia b2b che b2c.

Perché, in generale, la fiera e la partecipazione a essa rappresenta per le aziende un luogo dove farsi conoscere attraverso una chiacchierata per descrivere il proprio prodotto o servizio, una stretta di mano, la visione di campioni.
Anche in un’epoca in cui la tecnologia digitale permette di essere ovunque senza muoversi dal proprio ufficio è importante per le aziende partecipare alle fiere di settore come strumento di comunicazione e promozione aziendale. Fare networking, entrare in contatto con clienti nuovi o recuperare contatti persi, migliorare la propria identità aziendale, fare o scambiarsi conoscenze: accanto a questi vantaggi, per un’organizzazione aziendale partecipare a una fiera significa aumentare e a rafforzare la comunicazione, che viene veicolata attraverso le piattaforme digitali.
Come ad esempio le opportunità offerte dal portale fiereitaliane.it che permette alle aziende una visibilità interessante sia nei momenti che precedono la manifestazione fieristica che i risultati ottenuti. Il sito offre anche una vetrina video alle società.
Per un’azienda si tratta quindi di un investimento marketing da valutare attentamente. I risultati di ritorno si hanno, a patto però che la presenza alla manifestazione sia gestita in ogni momento – sia prima che dopo – con attenzione.
Un’impresa che partecipa ad una fiera di settore è un’impresa che dà all’esterno una sensazione positiva di sé. Accogliere le persone nello stand, parlare con loro, essere cordiali e anche simpatici fa bene all’identità stessa del brand. Questo aspetto, a volte sottovalutato, ha l’obiettivo di far parlare bene della propria attività, di indurre il passaparola, di fidelizzare i clienti già acquisiti e di ampliare la rete di quelli potenziali.
Questi 5 motivi girano tutti intorno ad un elemento fondamentale tipico degli eventi fieristici: la relazione umana, che genera fiducia e quindi contatti utili per potenziare il business.

I vantaggi di Verona come piazza espositiva
A capo dell’organizzazione fieristica della città c’è Veronafiere, in grado di garantire il successo degli eventi e quindi la soddisfazione di chi ha investito per partecipare con il proprio stand, aprendo la strada, per la sua posizione importante e per la vicinanza anche alla middle Europa al mercato internazionale.
Oltre all’indotto in cui è inserita, Veronafiere è attenta a cogliere e interpretare le esigenze del mercato.
Sul mercato da 120 anni, la società vanta un’esperienza e un know how che le consentono di garantire qualità e servizi ai partecipanti in ogni evento.
Il fatturato di Veronafiere è generato per oltre il 95% da fiere di proprietà ed organizzate direttamente, dalla pianificazione strategica alla realizzazione tecnica-operativa.
Gestione del marketing, della comunicazione, del quartiere e dei servizi, una rete di delegati presenti in tutto il mondo, relazioni forti con le istituzioni nazionali ed i mondi associativi sono gli asset sui quali si fonda la leadership di Veronafiere.
Una lunga tradizione che si coniuga a innovazione e attenzione a tutti gli aspetti, compreso quello all’immagine stessa della società, che quest’anno presenta un rebranding che parte proprio dal logo.
Il nuovo logo infatti richiama sia la planimetria dei padiglioni che un’ala pronta a spiccare il volo verso il futuro. A sottolineare il cambio di segno grafico i colori scelti, che sottolineano le caratteristiche della regione: l’azzurro per il lago di Garda, il verde per la produzione di vigne, l’arancione e il giallo per i monumenti delle città d’arte.